
Attraversare la Sicilia in
bicicletta è invece innanzitutto un viaggio dei sensi e, inoltre, un’esplorazione
dell’anima: si resta frastornati dal caleidoscopio infinitamente variegato dei
suoi scorci, l’incanto delle baie e la desolazione delle campagne, la magnificenza
delle vestigia storiche e l’incuria delle periferie, la sontuosità della
pasticceria e l’eterogeneità dei mercati rionali; si arriva curiosi, pieni di
aspettative e desideri, e si parte cambiati, svuotati di molte certezze,
arricchiti dalla scoperta dell’avvincente spirito siciliano, che pur nell’incostanza
delle sue manifestazioni – tanto generoso, tragico, passionale, quanto schivo,
astratto, meditabondo – si fa riconoscere per un carattere distintivo, quello
che il Gattopardo definisce onirico, in quanto partecipa della stessa
iperbolica densità e della stessa arbitrarietà del sogno.