E nei volti, negli sguardi, nelle
voci della gente di Puglia tutta la meraviglia dell’anima meticcia dei popoli
di mare, con le loro mani svelte, le loro menti fervide e i loro occhi pieni
d’azzurro. Provenendo dalle contrade corrugate e selvagge della Basilicata, il
cambio è netto: ci si ritrova d’un tratto in un affollato crocevia di incontri
e scambi, che mostra tutti i segni dei secolari mercanteggiamenti di cui è
stato teatro, tutti i trofei e le cicatrici di una terra sfruttata fino al
midollo, che l’amore sviscerato dei suoi abitanti non si arrende a far franare,
avvelenare, abbandonare, come è successo altrove. Qui si respira un’aria diversa,
un’atmosfera rarefatta, resa effervescente e intraprendente dal passaggio di
mille venti, pellegrini, avventurieri, mercanti. Qui avviene ogni giorno un
incontro fatale, siamo ospiti ogni notte di un nuovo amico, ogni persona che
incrociamo è impaziente di conoscere la nostra storia e di raccontarci la sua,
di cogliere le affinità di intenti, radici, ideali che ci uniscono e ci rendono
indispensabili gli uni agli altri, indigeni e viaggiatori, legati
indistricabilmente in una vorticosa girandola di destini.
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giovedì 10 aprile 2014
Nella terra del vento: la Puglia e Ciclomurgia
mercoledì 12 marzo 2014
A caccia di segni
Stamattina mi è venuta la prima
crisi di nervi. Ho freddo, sono stanca, non ho voglia di pedalare.
Neanche il sole che splende
sfavillante riesce a scaldarmi le ossa, neanche queste fioriture esagerate che
dappertutto occhieggiano invitanti riescono a consolarmi. Mi tornano in mente
solo gli ammonimenti dei parenti che mi rimproverano di perdere tempo, di
essere inconcludente e immatura. Penso a un’amica turca che qualche mese fa mi
ha letto il destino in un fondo di caffè: parlava di splendidi segni che mi avrebbero
preso per mano e mostrato la via.
Ma oggi ho freddo, sono stanca, lascio
pedalare Alessandro che mi tira le gambe sulla strada tutta saliscendi.
Rimaniamo disorientati.
Alessandro lo apostrofa così: «Vai a caccia?» «Sì», risponde, «di vampiri».
È Antonio, è partito qualche
settimana fa da Castiglione della Pescaia. Va in pellegrinaggio a San Giovanni
Rotondo, in Puglia, a piedi. Con il cane, uno zaino più grande di lui, una
valigia in una mano e una busta nell’altra. Un tipo che ti tira su il morale. «Ah,
fate il giro del mondo in tandem? È già qualcosa».
Riparto più rilassata. Il sole
splende alto, la mimosa sprigiona il suo polline di luce e miele, sulla strada
con noi c’è Antonio il pellegrino. I segni ci sono, e ci sorridono.
giovedì 13 febbraio 2014
Da Alberto Lanerossi…aspettando la Chiamata di Marzo
Un lungo post scritto qualche
settimana fa e che pubblichiamo ora per ringraziare pubblicamente il nostro
amico Alberto (alias Lanerossi) e per invitarvi
tutti alla “Chiamata di Marzo”,
che si terrà a Recoaro Terme (Vicenza) il 23 febbraio:
La pioggia cade a secchi sulla
finestra dell’abbaino. Sferzate tuonanti d’acqua e vento si abbattono a
raffiche sulle tegole, scandendo il sonno fino a tarda notte al rintocco
tumultuoso di ululati di burrasca. Sogniamo di pedalare inzuppati fino al
midollo, durante la gita a Vicenza programmata – guarda caso – per domani, con
lo scopo di incontrare Alberto, che ha offerto il suo sostegno al nostro
progetto.
martedì 11 febbraio 2014
Godimundi al Bici Senza Frontiere
A chi verrebbe in mente di
partecipare ad un raduno di ciclisti urbani proprio a febbraio e proprio nella
non proprio mite città di Bologna? Naturalmente a noi, che ci siamo venuti
appositamente in tandem da Prato. E come a noi, ad altre centinaia di ciclisti
provenienti da tutta Italia, per i quali la bicicletta non significa soltanto
viaggi, sport e tempo libero, ma è anche
e soprattutto un mezzo indispensabile nella vita quotidiana, per andare a
lavorare, portare i bambini a scuola, fare la spesa. Piazza Maggiore è stata
così invasa da un variopinto popolo di ciclo-entusiasti, che hanno per una
volta avuto uno spazio tutto per sé per incontrarsi, confrontarsi in una serie
di gare a pedali all’insegna del divertimento, e far sentire la loro voce troppo
spesso soffocata dal rumore frastornante del traffico cittadino.
È questo il
senso di Bici Senza Frontiere, la
manifestazione che si è tenuta a Bologna l’8 febbraio in occasione del secondo
anniversario dalla nascita del movimento #Salvaiciclisti,
che negli ultimi due anni ha portato alla ribalta, sui media nazionali e nell’agenda
di governo, i temi della mobilità ciclistica e della sicurezza stradale.
domenica 9 febbraio 2014
Valicare l’Appennino a Febbraio
La nostra prima piccola impresa
si è compiuta senza intoppi: siamo arrivati a Bologna in tempo per partecipare
al Bici Senza Frontiere.
Mentre arrancavamo sulle erte
salite che si arrampicano da San Mommé fino al Passo di Collina, ci sentivamo
due poveri diavoli a bordo del nostro fiacco macinino rosso. Soltanto a due
pazzoidi come noi potrebbe venire in mente di valicare l’Appennino nel mese più
freddo dell’anno. E infatti, appena arrivati in vista della Porrettana, ecco sfrecciare
giù verso di noi un angelo biondo tutto avvolto d’azzurro, con il nostro stesso
stupore incredulo stampato negli occhi sbarrati. Che incontro…un batti cinque su
due ruote tra inferno e paradiso!
Alex viene da Montpellier, da
dove è partito a novembre, e ha trascorso l’inverno pedalando per le Alpi. Sta andando
in India a completare i suoi corsi di medicina ayurvedica, che ricominceranno
il prossimo agosto. Viaggia con un chitarrino appeso al portapacchi e delle borse
che ha costruito da sé con taniche e pezzi di telo impermeabile.
venerdì 10 gennaio 2014
Bagni di capodanno - incontro con il bollatore Renzo
Pedaliamo verso nord lungo le vie
litoranee che si snodano a ridosso dei promontori frastagliati delle colline
livornesi. Le strade sono invase da coloratissimi ciclisti di tutte le età, che
ci gridano i loro auguri a ogni passaggio.
Dalla scogliera di Calafuria in
poi le rive sono affollate di gente, che si riversa in spiaggia a godersi il
primo sole dell’anno.
domenica 29 dicembre 2013
I telai artigianali di Vetta
Per avvalorare la nostra scelta
del tandem come mezzo adatto a un giro del mondo, siamo andati a chiedere
l’opinione di Antonio Taverna, titolare della storica ditta Vetta, che dal 1947
costruisce telai per ogni tipo di bicicletta.
giovedì 21 novembre 2013
Incontro a sorpresa con Rotafixa
Il sole tanto atteso e sempre
sorprendente di questa tardiva estate di san Martino accende di scaglie
argentee la superficie increspata del Bisenzio.
Vaghiamo senza meta lungo la ciclabile che costeggia il nostro fiume, incerti sul da farsi. Quando inforchiamo il tandem in una bella giornata come questa, non siamo capaci di pedalare solo per allenarci: dobbiamo inventarci uno scopo, come andare a raccogliere erbe, a trovare un amico o a farci un bagno alle terme.
Vaghiamo senza meta lungo la ciclabile che costeggia il nostro fiume, incerti sul da farsi. Quando inforchiamo il tandem in una bella giornata come questa, non siamo capaci di pedalare solo per allenarci: dobbiamo inventarci uno scopo, come andare a raccogliere erbe, a trovare un amico o a farci un bagno alle terme.
Alla prima rampa della ciclabile il perché
della nostra uscita ci si staglia davanti su di una robusta bicicletta di
fattura artigianale: è Paolo, che viene in bici da Bologna e chiede
informazioni per andare a Firenze senza sgomitare con le macchine in coda. «Ti
portiamo noi!»
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