martedì 11 febbraio 2014

Godimundi al Bici Senza Frontiere


A chi verrebbe in mente di partecipare ad un raduno di ciclisti urbani proprio a febbraio e proprio nella non proprio mite città di Bologna? Naturalmente a noi, che ci siamo venuti appositamente in tandem da Prato. E come a noi, ad altre centinaia di ciclisti provenienti da tutta Italia, per i quali la bicicletta non significa soltanto viaggi, sport e  tempo libero, ma è anche e soprattutto un mezzo indispensabile nella vita quotidiana, per andare a lavorare, portare i bambini a scuola, fare la spesa. Piazza Maggiore è stata così invasa da un variopinto popolo di ciclo-entusiasti, che hanno per una volta avuto uno spazio tutto per sé per incontrarsi, confrontarsi in una serie di gare a pedali all’insegna del divertimento, e far sentire la loro voce troppo spesso soffocata dal rumore frastornante del traffico cittadino. 





È questo il senso di Bici Senza Frontiere, la manifestazione che si è tenuta a Bologna l’8 febbraio in occasione del secondo anniversario dalla nascita del movimento #Salvaiciclisti, che negli ultimi due anni ha portato alla ribalta, sui media nazionali e nell’agenda di governo, i temi della mobilità ciclistica e della sicurezza stradale.

Bologna si è presentata per l’occasione in forma smagliante; un mite sole pre-primaverile baciava il lastricato del crescentone allestito per i giochi in bici, nei quali si sono sfidate le squadre di ciclisti urbani affluite qui da tutta Italia.


A ravvivare ancora di più i colori cangianti della piazza gremita ci hanno pensato le sfavillanti creazioni e l’impareggiabile verve di Monorotaia Convinta, che ha animato la piazza con le biciclette multicolore, gli sgargianti cappellini e gli accessori riflettenti del suo marchio Zona 30, che unisce la creatività artistica all’impegno per la sicurezza in strada. 


Originale e divertentissimo  – come lei, d’altronde – il suo commento a bruciapelo sul nostro viaggio: «Fate il giro del mondo? Che palle!!!» Ci ha fatto provare il suo vivace tandem triciclo per famiglie, riadattato da un piccolo telaio filippino, uno spasso.


Oltre ai suoi pezzi arcobaleno ce n’è per tutti i gusti: famiglie intere attrezzate con carrelli e portapacchi, il triciclo con i bidoni per la differenziata, la bici da turismo con la cuccia per il cane, il gruppo enogastrocicloculturale, bici cargo, bici carenate, bici reclinate, e le gettonatissime bici a scatto fisso. 

Che fanno impazzire Rota Fixa, uno dei maggiori organizzatori e promotori dell’evento, che, come gli altri membri hardcore della campagna #Salvaiciclisti, ha fatto della bici un vero e proprio stile di vita, un simbolo identitario e la propria attività principale. 
















Guardandosi sfrecciare attorno tante colorate ruote fisse, Rota Fixa si stupisce ancora che quella che un tempo era la sua mania personale possa adesso suscitare tanto interesse: «Tutti noi veniamo dalle Critical Mass, insomma…tipi tosti. Prima di noi non c’era nessuno in Italia che conoscesse le scatto fisso. Poi è diventata una moda! La vita è proprio ridicola.» Ha un’allegrezza beata dipinta in volto, circondato dall’abbraccio di tanti amici di bici che colgono l’occasione per salutarlo prima della sua partenza per il giro del mondo sulla sua bicicletta autocostruita.

Il 9 febbraio Rota Fixa ha presenziato all’assemblea con cui il movimento #Salvaiciclisti ha deciso le future tappe della campagna. Prossimo appuntamento è il 28 aprile a Roma, quando il movimento si costituirà in associazione, con lo scopo di ottenere una possibilità più concreta di dialogare e influenzare le politiche delle amministrazioni locali e nazionali.

Tante foto e video sull’evento nella pagina di Zona 30:


Gli ultimi aggiornamenti dal blog di Rota Fixa: http://www.rotafixa.it/

Notizie da Paolo Pinzuti, che per primo ha lanciato la campagna #Salvaciclisti:



Lo statuto firmato a Bologna dal movimento #Salvaiciclisti:


3 commenti:

  1. Che meraviglia e pensare che adoro da morire andare in bici e vorrei davvero diventasse il mio mezzo per spostarmi ovunque... Al momento devo ancora accontentarmi della macchina, ma so che presto questo sogno di spostarmi solo ed unicamente in bici in modo quindi più ecologico diverrà presto realtà :)
    Intanto in bocca a lupo a voi per questo viaggio bellissimo ^_^

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    1. ciao Camiria, grazie per l'incoraggiamento! è bello poter condividere i nostri sogni... mi piace sperimentare la cucina vegana e verrò a ispirarmi nel tuo blog davvero appetitoso. a presto

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    2. Grazie a voi :)
      A me piace quello che fate voi e a voi quello che faccio io, c'è un bellissimo scambio :*

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