Il 2014 ci scrolla dal giaciglio
con il ticchettio gentile delle passeggiate mattutine di cani e padroni sulle
assi di legno del pontile che costeggia la spiaggia di Vada. Tutto è immerso
nella coltre scintillante del bianco sole di capodanno. È un inizio
promettente!
Pedaliamo verso nord lungo le vie
litoranee che si snodano a ridosso dei promontori frastagliati delle colline
livornesi. Le strade sono invase da coloratissimi ciclisti di tutte le età, che
ci gridano i loro auguri a ogni passaggio.
Dalla scogliera di Calafuria in
poi le rive sono affollate di gente, che si riversa in spiaggia a godersi il
primo sole dell’anno.
Sul lungomare di Livorno veniamo
attirati dalle magie arcobaleno di un apprendista bollatore.
Il suo maestro,
che seduto in panchina lo segue accigliato, gli impartisce a gran voce
istruzioni, consigli e trucchi del mestiere. È Renzo, che da quarant’anni gioca
con le bolle di sapone. Renzo produce da sé gli attrezzi ingegnosi con cui crea
i suoi miraggi d’aria e acqua, nonché la personale miscela di sapone professionale
perfezionata in lunghi anni di ricerca ed esperienza. È un personaggio
sorprendente con cui si potrebbe parlare per giorni interi dei suggestivi
aneddoti che costellano la sua vita straordinaria. Basti dire che – tra le
innumerevoli, esuberanti metamorfosi – ha recitato con Dario Fo nei suoi
spettacoli teatrali itineranti, ha fatto il mangiafuoco a Gerusalemme e tiene
attualmente corsi per futuri bollatori. Tutto da scoprire!
Il suo sito con la ricetta del
sapone di Renzo, trucchi del mestiere e video per sognare:
Tutta la sua storia e attività
nell’articolo di Nuove Direzioni:
Non è l’unica sorpresa che ci
riserva la città labronica. Al lido Lazzaretto è in corso una riunione di
veterani dell’onda che aspettano il mezzodì per tuffarsi nel placido mare di
gennaio. Ascoltiamo divertiti e corroborati il chiacchiericcio garrulo di quest’allegra
combriccola di livornesi che rende omaggio al mare, finché non riemergono
tutti, infreddoliti e trionfanti, dal consueto bagno di capodanno: «Deh, noi il
bagno si fa anche co’ l’ombrello!»
Giunti a Marina di Pisa, ci
fermiamo a mangiare le ultime vettovaglie sulla foce dell’Arno, poi risaliamo
il fiume fino a lambire Pisa. La torre
pendente ci saluta da lontano, ma le nubi si addensano minacciose all’orizzonte,
così tralasciamo a malincuore di attraversare il centro e il parco di Migliarino
e imbocchiamo la variante Aurelia per arrivare a Viareggio prima del tramonto.
Un indimenticabile capodanno di sole e mare… Buon anno a tutti!
Nessun commento:
Posta un commento