mercoledì 15 gennaio 2014

Gli asini di Cupo



I nostri amici Teo e Rita ci hanno chiesto di accompagnarli a conoscere gli asini insieme ai quali partiranno quest’estate per un viaggio someggiato lungo le montagne del Casentino.

L’asineria dove abbiamo appuntamento è a Cupo, nei pressi delle Croci di Calenzano, in una suggestiva zona boscosa crocevia dei sentieri montani che attraversano il Mugello, la Calvana e il monte Morello.


Inforchiamo il tandem di buona mattina, sfidando l’aria caliginosa che preannuncia una pioggia incipiente. 
Arrivati alla Chiusa, chiediamo indicazioni al solito vecchietto a passeggio sulla statale, che tutto sorridente ci incoraggia così: «Non so se voi ce la fate co’i’ tandem. Corro anch’io, sa! Noi la si chiama la “Spaccagambe” l’impennata che viene ora.»
In effetti fino alle Croci è tutta salita; è lunga ma non ripida, e, intimoriti di trovarci davanti all’improvviso l’erta scoscesa della famigerata “Spaccagambe”, arriviamo in piazza senza quasi accorgercene.

Raggiungiamo l’asineria attraverso una mulattiera che si inerpica tra campi e casolari, addentrandosi nella foresta. Sandro, presidente dell’associazione Arci Asino Castello, ci accoglie con cordialità, presentandoci immediatamente Paride e Testardo, i due simpatici e robusti ciuchi che accompagneremo in una breve escursione nei dintorni.

Alessandro ci guida nella scoperta di questi animali straordinari, forte della sua esperienza acquisita lavorando a diretto contatto con loro e soprattutto viaggiando per lungo tempo attraverso l’Appennino con l’asino Serpillo. In realtà, è un attimo entrare in sintonia con i nostri nuovi compagni. Paride, placido e mansueto, si avvicina subito cercando il contatto fisico con noi, mentre Testardo, più nevrile e indipendente, è inizialmente recalcitrante a lasciarsi strigliare; entrambi, comunque, ci seguono volentieri fuori dal cancello, dimostrandosi ben contenti di concederci una passeggiata sui colli.


La marcia procede lenta e piena di risate. I due ciuchi sembrano intenzionati ad assaggiare ogni arbusto e a fare incetta di tutta la deliziosa verdura in cui si imbattono… noi li assecondiamo divertiti, godendoci lo spettacolo delle loro possenti mascelle che si accaniscono su rami, sterpi e spine, maciullando ogni cosa con meticolosa voracità. 
Per una breve e intensa mattinata siamo assorbiti nell’aura di gioiosa solennità e spontanea armonia che la presenza degli asini, insieme buffa e maestosa, è in grado di trasmetterci.


Le ore volano; è già tempo di rimetterci in sella. Scendiamo da Cupo verso Legri, sfrecciando lungo la vallata del torrente Marinella. Giunti in vista dei torrioni merlati che dominano l’antico borgo, il pericolo di pioggia è completamente scongiurato. Un pallido raggio di sole si affaccia nel portico dell’antica pieve romanica, e la discesa a scavezzacollo ha asciugato le ultime gocce di nebbia dalla barba di Alessandro.

Grazie a Teo, Sandro e gli asini di Arci Asino Castello per questo gradito invito e la loro bella compagnia. Arrivederci alla prossima!

Le attività promosse dall’associazione Arci Asino Castello, che organizza escursioni e seminari di conoscenza con gli asini allevati nelle sue poste, si propongono di valorizzare le capacità di intrinseca comunicazione, affettività immediata, interdipendenza con la natura che qualificano gli asini come nostri preziosi alleati nella riscoperta e nella diffusione di una sana cultura ambientale, di un rinnovato senso di appartenenza al territorio, di un’etica della sobrietà, della condivisione, del rispetto e della collaborazione.

Informazioni e contatti sul loro sito: 



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